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Settembre 2024

Decreto salva casa, tutte le novità nella nota Anci.

Il decreto Salva Casa ha introdotto importanti misure nel mondo immobiliare: dalla sanatoria per le piccole difformità edilizie fino al via libera per i mini appartamenti.

La norma, convertita in legge dopo un iter parlamentare che l'ha in parte riscritta, è stata oggetto anche di un approfondimento da parte dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) che in una nota ha spiegato tutte le novità. 

Il decreto "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica” è stato convertito nella legge 24 luglio 2024, n. 105 e ha apportato diverse modifiche al "Testo Unico Edilizia". Tra le novità più importanti introdotte durante l'iter parlamentare, secondo le nota Anci, si segnalano:

- l’estensione della nuova procedura per l’accertamento di conformità in sanatoria anche alle variazioni essenziali (modifica della c.d. “Doppia conformità”);
- la possibilità di regolarizzare le varianti ante Bucalossi (legge n.10/77);
- l’eliminazione della previsione che considerava sempre come variazioni essenziali le difformità parziali realizzate su immobili vincolati;
- la possibilità di agevolare il recupero dei sottotetti ferma restando la disciplina regionale più favorevole, nonché la conformità di locali che abbiano superfici e altezze ridotte; ·
- applicazione della tolleranza del 2% anche alle misure minime in materia di distanze e requisiti igienico-sanitari. Eliminazione della previsione per cui il tecnico abilitato debba verificare la sussistenza di possibili limitazioni dei diritti dei terzi e procedere alla loro eliminazione;
- possibilità di effettuare i cambi d’uso su singole unità immobiliari anche senza opere (con precisazione di cosa debba intendersi per “senza opere”) e fermi restando ulteriori livelli di semplificazione se previsti dalle Regioni.

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Senago (MI) - Rif. 14883

Proponiamo complesso industriale libero su 4 lati della metratura totale di mq 7.832 composto da: capannone ad uso produttivo di mq 4.448 con altezza variabile tra mt 4.2 e 6.0; capannone ad uso deposito di mq 2.540 con altezza di 10,5 mt; palazzina uffici di 3 piani fuori terra più seminterrato di circa 211 mq per piano per un totale di 844 mq. Completa la proposta l'ampia area scoperta di mq 7.270 mq che permette un'ottima manovrabilità di mezzi pesanti in parte coperta da pensiline. Libero subito.

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Paderno D.no (MI) - Rif. 10432

Vicino allo svincolo della Tangenziale Nord, proponiamo un capannone di rappresentanza per mq. 750 al piano terra, con altezza 8,00 metri sotto trave, oltre ad uffici e servizi al piano primo di mq. 200. Il capannone è dotato di impianto elettrico, riscaldamento tramite alcuni Robur ed impianto di allarme e videosorveglianza. Gli uffici presentano una pavimentazione galleggiante, impianto di riscaldamento/aria condizionata. Completa la proprietà un comodo cortile cintato sul fronte di mq. 250. Libero dal 01-01-2025.

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Permuta immobiliare: come funziona e quali sono i costi?

La permuta immobiliare può rappresentare una valida alternativa alla compravendita di un immobile e, fatto non meno importante, all’accensione di un mutuo ipotecario. Eppure, per quanto questo strumento sia previsto dal nostro ordinamento, non è particolarmente conosciuto. Come funziona, di conseguenza, e quali sono i costi?

Con la permuta è possibile, tramite la sottoscrizione di un apposito contratto, trasferire la proprietà di cose o altri diritti tra un contraente e l’altro. In altre parole, tramite questo strumento è possibile scambiare immobili con terzi, senza sobbarcarsi onerosi pagamenti. Si tratta di una possibilità abbastanza frequente in famiglia: ad esempio, i fratelli possono scegliere la permuta immobiliare per scambiare degli appartamenti rispettivamente ricevuti in eredità. I casi possono essere i più svariati, purché si rimanga all’interno del quadro normativo di riferimento.

Come funziona la permuta di un immobile?
Come già accennato in apertura, la permuta è un contratto che permette a due soggetti di trasferire la rispettiva proprietà di cose o diritti. È regolamentata dall’articolo 1552 del Codice Civile e prevede, nei fatti, che le parti commutino la titolarità dei loro beni, senza che vi sia un corrispettivo monetario. Ma come funziona per gli immobili? In buona sostanza, con la permuta si scambia la propria casa con un’altra.

Sebbene il Codice Civile non parli esplicitamente di immobili, la permuta è valida anche in questo caso: d’altronde, la legge fa riferimento generico a qualsiasi tipo di proprietà. Affinché si possa realizzare, è solitamente necessario che:

vi siano due soggetti interessati al reciproco scambio degli immobili;
gli immobili stessi siano di valore simile poiché, a differenza del baratto, non sempre è possibile corrispondere la differenza in denaro;
non vi siano ipoteche o mutui accesi sugli immobili oggetti di permuta, così come qualsiasi altro vincolo amministrativo o giudiziario.

Le tipologie di permuta immobiliare possibili
Elencati i soggetti che possono beneficiare della permuta immobiliare, e le condizioni necessarie per gli stessi immobili, è innanzitutto utile elencare le tipologie esistenti di questo strumento. In caso si volesse approfittare di questa possibilità, è possibile la:

- permuta tra privati, ovvero quando lo scambio di immobili avviene fra due soggetti privati;
- permuta verso un’azienda, quando invece il trasferimento di proprietà avviene tra un privato e un’azienda. Ad esempio, è il caso del singolo interessato a un immobile di nuova costruzione e, anziché procedere all’acquisto, si accorda con l’impresa edile per lo scambio con un altro immobile già in suo possesso;
- permuta di aree edificabili, quando un privato cede a un’azienda un terreno edificabile, ad esempio in cambio di un appartamento all’interno dell’immobile che l’azienda costruirà sullo stesso terreno;
- permuta fra aziende, cioè quando due società decidono di scambiare reciprocamente immobili in loro possesso.
Ancora, si può suddividere la permuta immobiliare in base alle condizioni del trasferimento. Si può infatti avere:

- la permuta immobiliare pura, quando gli immobili hanno sostanzialmente lo stesso valore;
- la permuta immobiliare con conguaglio, ovvero quando il valore degli immobili è diverso e la differenza è compensata con del denaro oppure con altri beni.

Il contratto di permuta immobiliare
Apprese le tipologie principali, come si realizza la permuta immobiliare? Affinché sia valido, l’accordo fra le parti deve essere sempre testimoniato per via scritta. In altre parole, i soggetti che trasferiranno le reciproche proprietà dovranno sottoscrivere un contratto, che dovrà essere stilato in presenza di un notaio.

In linea esemplificativa, il contratto riporterà i dati anagrafici delle parti, l’ubicazione e i riferimenti catastali degli immobili che verranno scambiati e, naturalmente, gli accordi presi dai due soggetti. Ancora, può definire:

- il trasferimento immediato delle proprietà;
- il trasferimento futuro delle proprietà, ad esempio quando uno degli immobili è ancora in costruzione o, ancora, il primo titolare deve estinguere il mutuo. In questo caso, lo scambio verrà finalizzato in un secondo momento.
Naturalmente, il contratto definirà anche l’entità e le modalità di versamento o trasferimento di eventuali conguagli. 

Come già spiegato, il contratto dovrà avere valenza notarile. Ma chi paga il notaio in una permuta? Se in una compravendita di solito le spese notarili sono a carico dell’acquirente, in una permuta valgono le modalità d’accordo fra le parti. La parcella può essere divisa equamente o, ancora, essere sostenuta dal singolo che ha deciso di farsene carico.

Quanto costa fare la permuta di un immobile?
Oltre alle già citate spese notarili, quali sono i costi della permuta di un immobile? Innanzitutto, è necessario sapere che:

- l’atto di permuta è unico per entrambi gli immobili, quindi non vi saranno spese notarili doppie;
- anche l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale si pagano una volta sola, purché la transazione sia tra privati;
- quando la permuta avviene tra privati, non sono dovute l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali.
Per comprendere quando si andrà effettivamente a spendere con la tassazione della permuta immobiliare, è ovviamente indispensabile prendere in considerazione che tipologia di trasferimento di proprietà verrà effettuata.

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